Al Nido sono accolti bambini di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni.
Dai 3 ai 24 mesi il bambino vive immerso nelle lingue straniere, senza correre il rischio di confonderle, grazie all’applicazione del principio “una persona, una lingua”, quotidianamente esposto ai diversi idiomi parlati da ciascuna educatrice e sensibilizzato all’ascolto imparerà così a discriminare nuovi suoni ed a riconoscere ogni nuovo vocabolo introdotto come appartenente ad un determinato sistema linguistico.
Nella sezione tra i 24 e i 36 mesi acquisisce un’elevata comprensione di parole nonché una capacità di produrre o di ripetere le parole pronunciate dalle educatrici, riproducendo in maniera corretta i suoni caratteristici di ciascuna lingua.
La programmazione didattica lascia un ampio spazio al consolidamento delle routine giornaliere per poi affrontare temi vicini alla curiosità dei bambini di questa età: gli animali, i rumori i suoni dell’ambiente, i pasticciamenti in cucina, la scoperta dell’acqua, la cura delle piante, vasi e travasi, Il mio corpo, ecc.
Tutti gli argomenti affrontati prevedono sempre esplorazioni sensoriali, solo vivendo esperienze attraverso il proprio corpo i bambini possono apprendere ad apprendere; sperimentazioni motorie, olfattive, tattili, uditive, visive e anche gustative utilizzano i canali privilegiati della comunicazione non verbale, predominante nei bambini in età di nido.
L’esperienza educativa sarà giornalmente vissuta nelle tre lingue.
Premettendo che l’ambientamento è un evento essenzialmente non programmabile, essendo sensibile alle esigenze specifiche e ai tempi di ogni bambino, si può comunque progettarlo adeguatamente, proponendo delle linee di orientamento che rendano chiaro e visibile ai genitori il nostro intento pedagogico, garantendo un’integrazione serena e progressiva del bambino nella scuola.
E’ importante considerare che l’ambientamento, delicato momento di transizione, necessita di prudenza e progressività, ma anche di decisione e di chiarezza per adulti e bambini; non si possono dunque prevedere integrazioni dubitative (solo per provare) che nascondono al loro interno la previsione di un insuccesso reso, in tal modo, di fatto inevitabile.
La funzione dell’ambientamento è quella di aiutare il bambino a familiarizzare con il nuovo ambiente, ad accettare il rapporto con nuove figure adulte all’interno di questo ambiente e riuscire a comprendere che i genitori si allontanano, ma poi ritornano.
Le routine costituiscono una serie di momenti che si ripetono nell’arco della giornata in maniera costante e ricorrente. Prevalentemente legate al soddisfacimento dei bisogni fisiologici del bambino, costituiscono un notevole elemento di orientamento rispetto ai tempi e al succedersi delle diverse situazioni nella giornata.
Benchè possa sembrare scontato porre l’accento sul momento delle routine, crediamo fortemente che siano momenti della giornata fondamentali per l’acquisizione di molteplici competenze quanto i momenti di gioco strutturato, riferiti ai progetti didattici in corso.
L’accoglienza, la merenda e il pranzo, la ninna, il cambio prevedono gesti e momenti che si ripetono in modo uguale per tutto l’anno e il bambino ricava sicurezza dai gesti abituali, dal rispetto degli orari consueti, sa cosa aspettarsi, non è spaventato dall’ignoto.
Le routine rappresentano anche un’ottima opportunità per vivere il valore della condivisione e dello sviluppo dell’autonomia.
Alla Kite United Schools il concetto di trilinguismo è alla base di ogni attività scolastica. Ciò significa che ogni momento passato coi bambini, sia di gioco libero che di attività strutturata, sia all’interno che all’esterno, sia al momento dell’accoglienza, dei saluti, del pranzo, della merenda che dei semplici momenti di routine, viene vissuto nelle tre lingue di riferimento (francese, italiano ed inglese). Gli orari di presenza delle educatrici permettono sempre una esposizione equilibrata tra le lingue.
Il concetto di trilinguismo implica spontaneamente anche quello di interculturalità.
Le educatrici portano in classe, implicitamente o esplicitamente, non solo la loro lingua ma anche la loro cultura, le loro tradizioni, le canzoni tradizionali, le feste, i costumi e gli usi dei vari paesi di provenienza.
Il nido è un luogo che stimola grosse esplorazioni e scoperte che generano cultura e lo si scopre attraverso l’osservazione di come i bambini incontrano i luoghi, le persone e costruiscono l’apprendimento.
NEL NIDO SI HANNO:
NEI NOSTRI NIDI POSSONO ESSERE PRESENTI
“La Documentazione è una modalità procedurale che consentendo il confronto, permette di fare analisi, ipotesi, previsioni: consolida il pensiero progettuale che è il perno portante della progettazione.” J.Bruner
La Documentazione ha il compito di testimoniare e rendere visibili le modalità dell’apprendimento individuale e di gruppo.
La Documentazione vista come produzione di tracce, creazione di documenti, annotazioni, diari, fotografie, forme descrittive capaci di essere testimonianza condivisibile dei processi di apprendimento e dei modi di conoscere dei bambini.
Qualsiasi tipologia documentativa si focalizza sui processi di scoperta e di crescita dei bambini, in quanto è nei processi che sta la loro intelligenza e non nei prodotti che ne sono derivati.
Alla fine dell’anno alla famiglia sarà consegnata una documentazione dettagliata delle attività svolte corredata da foto mentre all’inizio dell’anno scolastico alla famiglia saranno fornite speciali credenziali per accedere giornalmente al “Diario di Bordo” della scuola.